Traduzioni, Testi di canzoni interpretate da Ginevra

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dinahmoe
view post Posted on 11/9/2007, 15:56




Apro questa "discussione" per raccogliere le traduzioni delle canzoni in lingua straniera interpretate da Ginevra nel corso della sua carriera....


....naturalmente comincio io, ma poi spero che continui anche qualcunaltro... ;)

Saranta Palikaria

Quaranta patrioti di Levadia
marciavano per conquistare Tripolitsa

Durante il loro cammino incontrarono un vecchio
"Salute e gioia a te, vecchio" "Benvenuti, ragazzi!"

"Benvenuti patrioti, dove state andando?"
"Stiamo andando a conquistare Tripolitsa"

....è una canzone popolare della guerra d'indipendenza greca contro l'impero Ottomano, originaria dell'Hellas centrale (1820)


Grazie alle note di copertina di Daniele Sepe nel cd Jurnateri....dal quale prenderò anche Le Grand Coureur.....
 
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dinahmoe
view post Posted on 11/9/2007, 16:28




Le Grand Coureur
(contenuto nelle raccolte di canti marinareschi del capitano Arman Hayet)

La nave corsara Il Grande Corridore
è una nave maledetta
quando si mette in viaggio
per andare a combattere contro l'inglese,
il vento, il mare e la guerra
si rivoltano contro il francese

Andiamo ragazzi, su, su!
Andiamo ragazzi, allegri!

E' partita da Lorient
col mare bello il vento buono
spinta dal vento a babordo
navigando come un pesce;
un fulmine cade sull'albero,
ed ecco la nave ferma lì!

Abbiamo rimesso a posto l'albero
e lottato contro le onde,
ma mentre siamo al lavoro
si distingue a tribordo
una nave imponente
con gli oblò per i cannoni!

Era davvero l'inglese,
con una doppia fila di denti,
mercante di morte immediata,
ma il francese senza paura,
invece di svignarsela,
lo sfida onorevolmente!

Le palle ci fischiano sopra,
rendiamo colpo per colpo,
e fuma perfino la barba
dei nostri bravi marinai,
ma ecco che cade la nebbia
e scappiamo immediatamente!

Per finire questa triste storia
veniamo a perire al porto
in quest'orribile miseria,
quando ognuno si è visto perso,
ciascuno, a modo suo
si è salvato come ha potuto!

Della nostra grande disgrazia
l'autore è solo il calafato,
cadendo dalla grande coffa
sopra il cassero di prua,
è rimbalzato nella pompa,
e ha sfondato il bastimento!

Se la storia del Grande Corridore
ha toccato il vostro cuore,
fate allora il gran signore
pagateci generosamente
del vino, dell'arak, della birra
e saremo tutti contenti!
 
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Tricky
view post Posted on 11/9/2007, 16:43




Ah ma che bello questo post!!!! Molto molto interessante l'idea di inserire le traduzioni.
In effetti le uniche canzoni di cui capisco il testo sono quelle in italiano e spagnolo....mi hanno sempre incuriosito le altre!! Soprattutto "Les tziganes" mi sembra di aver capito che abbia un testo meraviglioso. Se qualcuno conosce il francese...si metta all'opera!

Io do il mio contributo con

La Martiniana

Bambina quando io morirò
Non piangere sulla mia tomba
Cantami un bel suono, ahi mamà
Cantami la [sandunga]

Non piangermi, no,
perché se piangi, io soffro
invece, se tu mi canti,
io vivo per sempre e non muoio mai

Astro del mattino
Il re di tutti i suoni
Canta la Martiniana ahi mamà
che rallegra i cuori

Astro del mattino
Il re di tutti i suoni
Canta la Martiniana ahi mamà
che rompe i cuori

Non piangermi, no,
perché se piangi, io soffro
invece, se tu mi canti,
io vivo per sempre e non muoio mai

Se vuoi che ti ricordi,
Se vuoi che non ti dimentichi
canta i suoni dell'anima, ahi mamà
musica che non muore

Non piangermi, no,
perché se piangi, io soffro
invece, se tu mi canti,
io vivo per sempre e non muoio mai
 
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dinahmoe
view post Posted on 11/9/2007, 16:48




Anche io aspetto il testo di Les tziganes, ho fatto un giro su internet ma niente.....intanto:

Gracias a la vida

Grazie alla vita che
mi ha dato tanto,
mi ha dato due astri
che quando li apro
perfettamente distinguo
il nero dal bianco,
e nell'alto cielo
il suo sfondo stellato,
e tra le moltitudini
l'uomo che amo.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato l'ascolto
che in tutta sua apertura
cattura notte e giorno
grilli e canarini,
martelli turbine
latrati burrasche
e la voce tanto tenera
di chi sto amando.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato il suono
e l'abbecedario
con lui le parole
che penso e dico,
madre, amico, fratello
luce illuminante,
la strada dell'anima
di chi sto amando.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato la marcia
dei miei piedi stanchi,
con loro andai
per città e pozzanghere,
spiagge e deserti,
montagne e piani
e la casa tua,
la tua strada, il cortile.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato il cuore
che agita il suo confine
quando guardo il frutto
del cervello umano,
quando guardo il bene
così lontano dal male,
quando guardo il fondo
dei tuoi occhi chiari.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato il riso
e mi ha dato il pianto,
così distinguo
gioia e dolore
i due materiali
che formano il mio canto
e il canto degli altri
che è lo stesso canto
e il canto di tutti
che è il mio proprio canto.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto.
 
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Tricky
view post Posted on 11/9/2007, 17:16




Ho trovato questa:

Ederlezi

La primavera atterra sulla mia spalla
il mughetto verdeggia, il mughetto verdeggia
per tutti, tranne che per me.
Le strade sono andate, io sono rimasto
non c’è la “stella” Venere, non c’è la “stella” Venere
la mia compagna di strada.
Hej, a chi adesso, cara mia
profuma di mughetto, profuma di mughetto
a me mai più.
Ecco l’alba, ecco l’alba
a Dio mi inchino
ecco l’alba ecco l’alba
eheej, è Djurdjevdan (Ederlezi)
ed io non sono con colei che amo
che il suo nome venga ricordato
ogni due giorni, ogni due giorni
tranne che a Djurdjevdan
 
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fabriziosciandra1981
view post Posted on 10/10/2007, 17:28




Ma ciao...

Dopo tanto tempo, rieccomi in questo forum.

In seguito a svariati solleciti, ho deciso di cimentarmi in un'improbabile - quanto troppo letterale - traduzione affidandomi alle mie scarne conoscenze della lingua d'oltralpe. A che cosa mi riferisco più precisamente? Beh...a "Les Tziganes" ovviamente...

Come ho fatto intuire, i "sensi" che possono essere comunicati dal testo sono differenti in quanto le parole e le frasi si prestano ad esegesi personali.

Le difficoltà maggiori le ho trovate nel tradurre più efficacemente il titolo, e quindi il lessema più utilizzato nel testo, e poi il ritornello...(non lo so). Preparatevi a criticare, spero anche in modo positivo.

Qualora qualcuno trovasse la traduzione "ufficiale"...la riporti...


GLI ZINGARI

Giungono da tempi lontani
Andando e ritornando
Gli zi gli zi gli zingari
Sono i nostri vecchi antenati
Gli Indoeuropei
Gli zi gli zi gli zingari
Cavallo magro e cane smarrito
Nella profonda blu notte
Quando passo non ho paura di loro.

Sei "bruno" come l'estate
Quando il sole mi ha bruciato
O zi o zi o zingaro
Prepari delle ceste di vimini
Per avere un pò di vinco
O zi o zi o zingaro
Il tempo ti ha scurito il volto
D'oro e di rame
Il sole è geloso quando dormi.

Hanno dei "castelli" mobili
Quattro ruote fatte di vento
Gli zi gli zi gli zingari
Si soffermano nel destino
Nelle linee della mia mano
Gli zi gli zi gli zingari
La felicità è un'angoscia
Che si è perduta
Al più presto corro per riprenderla.

Percorri da molto tempo
La strada rotabile avanti a te
O zi o zi o zingaro
Quale peccato hai commesso
Per doverti muovere così?
O zi o zi o zingaro
Farò di tutto per andarmene via
O zingaro prestami i tuoi peccati.

:D













 
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Tricky
view post Posted on 10/10/2007, 22:46




CITAZIONE (fabriziosciandra1981 @ 10/10/2007, 18:28)
Farò di tutto per andarmene via
O zingaro prestami i tuoi peccati.

Come avevo intuito un testo molto poetico...la frase finale è intensissima e la sento molto mia....anche io voglio che uno zingaro mi presti i suoi peccati per provare, almeno una volta, la vita del girovago...

Grazie Fabry, direi che la traduzione si capisce senza problemi, poi ovviamente essendo il testo di una canzone ci saranno licenze poetiche difficili da tradurre, tanto più che stiamo parlando di Leo Ferrè....non di malgioglio ;)

Thanx again
R.
 
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Tricky
view post Posted on 7/7/2010, 18:50




Nuova canzone che Ginevra canta nello spettacolo "L'anima della Terra, vista dalle stelle":
FEL SHARA



Questa canzone popolare di origine turca fu riciclata all'inizio del ventesimo secolo in diverse versioni, quasi tutte con la medesima storia. Da raccontare il dramma dell'immigrazione e dell'incomprensione linguistica e culturale, divenne il racconto "comico" di una amore impossibile. Il testo cabarettistico è un mix di spagnolo, arabo, italiano, inglese, francese e "maccaronico".

Testo:
Fel Shara canet betet masha
la signorina aux beaux yeux noirs
come la luna etait la sua facia
qui eclairait le boulevard

Volevo parlar shata metni
because her father was a la gare
y con su umbrella darabetni
en reponse a mon bonsoir

Perche' my dear tedrabini
kuando yo te amo kitir
and if you want tehebini
il n'y a pas lieu de nous conquerir

Totta la notte alambiki
et meme jusqu'au lever du jour
and every morning ashtanaki
pour le voue de notre amour...

Traduzione:
Stava camminando sulla strada
la signorina con gli stupendi occhi neri
come la luna era il suo viso
che schiariva la strada

Volevo parlare con lei
perché suo padre era alla stazione
e lei mi colpì col suo ombrello
in risposta al mio "buona sera"

Perché mia cara mi colpisci
quando io ti amo così?
e se tu vuoi mostrarmi il tuo amore
non è possibile conquistarci

Attenderò tutta la notte
anche fino al nascere del giorno
ed ogni giorno sarò lì
per il voto del nostro amore

Edited by Tricky - 8/7/2010, 18:10
 
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